Di certo c’è solo che quel giorno pioveva, tutto il resto è rimasto imprigionato in una nebbia di ricordi confusi e poco documentati. Ancora oggi, nel settantacinquesimo anniversario della Liberazione, le notizie tramandate nel tempo sono poche: il rastrellamento e l’eccidio nazista di Ceregnano e Villadose, in Veneto, in cui persero la vita 21 persone, resta un fatto storico sconosciuto ai più. Il 25 aprile del 1945, mentre in tutta Italia si festeggiava la fine della guerra, nei due comuni del Polesine si piangevano i propri cari morti il giorno prima, tra cui ragazzi di solo quattordici anni. La ferita, in quei luoghi, è rimasta sempre aperta, come racconta il docufilm “Presi a caso”, diretto dal regista Alberto Gambato, con la consulenza storica di Laura Fasolin. Nel giorno della Festa della Liberazione, Voci per la Libertà proporrà in streaming, all’interno degli appuntamenti di “Restiamo a casa Live”, tra le iniziative del viaggio che celebra, insieme ad Amnesty International Italia, i diritti umani.

Presi a Caso - trailer from Alberto Gambato on Vimeo.

L’associazione Voci per la Libertà ha infatti promosso la realizzazione del docufilm, che racconta la storia anche attraverso la Dichiarazione universale del 1948. A settantacinque anni da quella tragedia, che non ha ancora completamente ottenuto né giustizia, né chiarezza, il docufilm “Presi a caso” mette in fila i fatti, a partire dalle testimonianze dirette, o tramandate, di chi ha vissuto quei giorni. Una ricostruzione non facile, sia per l’esiguità della bibliografia esistente che per la mancanza di un riconoscimento istituzionale nei confronti di quelle vittime, per cui 23 famiglie furono in lutto. Un eccidio spinto dalla vendetta per la morte presunta di un tedesco.

“Presi a caso” intreccia il racconto di quel giorno alle parole dei giovani di Ceregnano e Villadose, ai quali quella storia è giunta dalle voci dei nonni e dagli insegnamenti ricevuti a scuola. Alberto Gambato e Laura Fasolin hanno recuperato i fotogrammi di una vecchia recita, messa in scena nel 2002 dagli stessi giovani, allora bambini delle scuole elementari, grazie alla guida delle maestre. Sono proprio i bambini di quindici anni fa a portare sul palco la vicenda, che è stata fortunatamente videoregistrata. E ancora loro, ormai ventenni, sono le voci interpellate dal documentario, che alterna il loro racconto a quello dei testimoni diretti dell’eccidio, ormai anziani. Se questi ultimi hanno vissuto direttamente i fatti storici, gli ex bambini li hanno rivissuti calandosi nei panni dei protagonisti. “Presi a caso” non è solo un documentario su un fatto storico, è anche un film su una comunità che da quella vicenda è stata profondamente toccata. Ancora oggi la memoria si conserva intatta, affidata alle giovani generazioni. Il docufilm verrà trasmesso il 25 aprile in streaming alle 17.00 sui canali social di Voci per la Libertà.