Si è tenuto ieri, 4 novembre, a Roma, sotto la sede del dipartimento politiche sociali sussidiarietà e salute, il presidio degli assistenti sociali, che da molti anni, attraverso l'esternalizzazione, hanno lavorato e lavorano tuttora presso i servizi sociali dei municipi e del dipartimento. Il 15 ottobre Roma Capitale ha pubblicato una selezione per soli titoli per 117 assistenti sociali, totalmente priva di criteri di valorizzazione della professionalità e dell’esperienza acquisita negli anni dagli assistenti sociali esternalizzati.  

“Nel bando, così pensato, non solo si perderà l’esperienza di chi già svolge il servizio, ma si renderà necessario un lungo percorso di formazione dei nuovi assunti, a fronte di un contratto a tempo determinato della durata di soli dodici mesi. Oltre alla legittima indignazione per il mancato riconoscimento dell’esperienza dei lavoratori e delle lavoratrici, siamo di fronte a una situazione paradossale e inefficace. A pagarne le spese saranno inevitabilmente i cittadini più fragili e bisognosi. Roma merita servizi sociali di qualità, e i lavoratori esternalizzati meritano dignità”. Così in una nota Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Roma Capitale Rieti, Uil Fpl di Roma e Lazio.

“Nell’incontro tra i rappresentanti degli assessorati al Personale e alle Politiche sociali e la delegazione sindacale – proseguono i confederali – sono state ascoltate le nostre richieste, che prevedono la modifica della selezione, con l’aggiunta di un punteggio specifico per ogni anno di lavoro prestato. Di conseguenza, sarà necessario riaprire i termini e rivedere il sistema di punteggio da attribuire ai titoli di specializzazione”.

“L’amministrazione – concludono i sindacati –, pur sottolineando le difficoltà amministrative a procedere alla modifica di una procedura in corso, si è mostrata disponibile a valutare tutte le strade possibili, aggiornando il confronto a venerdì 8 novembre. In attesa dell'incontro, permangono lo stato d'agitazione del personale e tutte le iniziative di lotta programmate”.