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La Cgil Palermo sarà presente domani, sabato 19 luglio, in via D'Amelio al minuto di silenzio delle 16.58 per la commemorazione della strage in cui persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
''Domani ci saremo con le stesse motivazioni che ci hanno portati in piazza il 23 maggio scorso - dichiara il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo -. Il rifiuto chiaro e netto all'oblio e all'omertà, la richiesta di verità e giustizia senza compromessi, per fare luce su tutte le zone grigie, per un'antimafia che deve essere autentica, senza passerelle, che non accetti né ambiguità né appoggi elettorali da parte di condannati o soggetti contigui agli ambienti mafiosi. Ribadiamo il nostro impegno nel ricordo di tutte le vittime di mafia ma anche nel lavoro quotidiano che serve per sradicare il fenomeno mafioso nella nostra realtà''.
''Il nostro invito è a un impegno unitario per Palermo, anche in risposta alla violenza giornaliera che tempesta la città - aggiunge Ridulfo -. Serve un'azione condivisa, sia sulla memoria che per la nostra città, richiesta che ribadiamo alla vigilia dell'anniversario della strage di via d'Amelio. Sappiamo tutti cosa ha significato quest'anno il non potere vivere in maniera collettiva un momento unificante come quello sotto l'albero Falcone che dal 1992 aveva sempre unito la città e che invece quest'anno è stato elemento di divisione”.
Per questo, continua il sindacalista, “il nostro è un invito a un'azione collettiva. Solo unendo le nostre lotte possiamo spezzare le catene dell'oppressione mafiosa e clientelare, del disagio sociale, costruendo territori liberi, giusti e inclusivi".
Alle 18.30 la segretaria Olga Giunta, responsabile dei giovani Cgil Palermo, parteciperà al dibattito organizzato in via D'Amelio da Our Voice su “Giovani e Antimafia: contro silenzi e depistaggi”, nell'ambito delle iniziative “L'Agenda rossa e il filo di sangue delle stragi”.
''Siamo per un'antimafia popolare e intersezionale che non si esaurisca ai soli momenti celebrativi ma che sia in grado di incarnare quella rivoluzione culturale di cui parlava Paolo Borsellino - dice Giunta -. Per questo motivo invitiamo ad aderire tutte le associazioni, collettivi, sindacati e realtà sociali, per continuare in maniera unitaria il percorso iniziato insieme lo scorso 23 maggio''.