I sindacati toscani dei trasporti di Cgil Cisl e Uil esprimono “sincera vicinanza” ai lavoratori coinvolti nell'incidente occorso all'interno della galleria Pellegrino, a Firenze. Questa notte tre lavoratori dipendenti operai della ditta Cemes, che svolgevano lavorazioni di manutenzione alla linea di trazione elettrica tra le stazioni di Firenze Rifredi e Firenze Campo Marte, sono caduti dalla piattaforma sopraelevata alta circa 5 metri in seguito ad un urto con un treno merci che circolava sul binario attiguo.

Gli operai, tutti giovani di circa 30 anni, sono caduti sulla massicciata riportando numerose fratture. Tale urto ha provocato ferite anche ai macchinisti. “Al di là delle verifiche sull’accaduto, che spettano agli organismi competenti, dobbiamo ancora una volta fare un annuncio tragico”, rilevano le sigle sindacali: “Il ripetersi di questi tragici eventi richiama l'attenzione alle interferenze tra le lavorazioni e la circolazione dei treni, e rende necessaria la massima attenzione da parte del Gruppo Fs, nella speranza che accadimenti simili non abbiano a ripetersi”.

Come sindacati da sempre siamo impegnati per la tutela della sicurezza di tutti i lavoratori coinvolti nelle manutenzioni delle linee ferroviarie, anche in vista delle importanti lavorazioni di questo tipo che a breve inizieranno nel nostro territorio. L' organizzazione del lavoro deve essere sempre improntata alla massima sicurezza di tutto il personale”, spiegano Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil. E aggiungono: “Stiamo evidenziando da molto tempo una emergenza sicurezza del lavoro per le ditte che effettuano manutenzione in appalto alle infrastrutture ferroviarie. Inoltre abbiamo firmato degli accordi per avere una consistente reinternalizzazione delle lavorazioni che a nostro avviso, e per molteplici motivi, ridurrebbe questo tipo di rischi. Lo sdegno non può essere di facciata e durare per il solo tempo imposto dalle circostanze. Riteniamo improrogabile e necessario potenziare il confronto a tutti i livelli sui temi della sicurezza, anche attraverso l'attivazione del tavolo permanente richiesto dai sindacati di categoria di Cgil Cisl Uil da quasi un anno. Infine – conclude la nota – auguriamo una pronta e totale guarigione ai lavoratori feriti”.

I lavori edili sulle linee ferroviarie sono per natura i più sicuri in assoluto a causa delle necessarie, stringenti e inderogabili norme di sicurezza e controllo durante i lavori. È per tali motivi che - con ragione nel caso di specie - gridiamo con forza vergogna”. Così il segretario generale della Fillea Cgil di Firenze, Marco Carletti: “Quando accade un infortunio di questo tipo è evidente e chiaro che le norme di sicurezza siano state violate ed eluse. Chiamiamo a responsabilità oggettiva Rfi e il sistema degli appalti, volti sempre alla logica del massimo ribasso e del profitto prodotto contro e a danno del lavoro e di chi lavora. Come sindacato delle costruzioni siamo vicini ai feriti e alle loro famiglie. Contiamo che gli inquirenti accertino quanto prima le responsabilità e che la politica abbia la capacità morale di introdurre pene certe per questo tipo di reati”, conclude Carletti.