“La Cgil contro la violenza e il terrorismo, sempre”. Con queste parole Fausto Durante, responsabile delle Politiche europee e internazionali di corso d'Italia, ha espresso la solidarietà del sindacato italiano ai “compagni e amici dei sindacati spagnoli Comisiones Obreras e Ugt” all'indomani dell’attacco terroristico sulle Ramblas di Barcellona.

“L’uso di veicoli come armi, come lo è stato per le armi da taglio, sta ormai diventando una consuetudine da parte dei terroristi che, nella scelta degli obiettivi, si stanno rivelando sempre meno esigenti. L'importante é che vi siano dei potenziali bersagli”, è stato invece il commento sulla dinamica dell'attentato di Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil.

I bersagli sono gli occidentali – ha continuato Tissone - e non so perché ci lambicchiamo dicendo 'ancora da noi non é accaduto' quando tra i morti di Nizza, della Tunisia o di Barcellona ci sono purtroppo anche degli italiani. questa battaglia per essere vinta va affrontata su diversi fronti af iniziare da quello culturale”.

Le forze di polizia italiane, secondo il sindacato, “sono all'altezza dei loro compiti nonostante le numerose difficoltà che non vanno sottaciute ad esempio quando si tagliano i presidi sul territorio. Ciononostante come si fa a presidiare ogni luogo del Paese quando la minaccia ha carattere di imprevedibilità e magari beneficia di aiuti dall'estero?”

Un fenomeno come quello del terrorismo, quindi, “va combattuto anche al di fuori dei nostri confini non con azioni di guerra ma con interventi che tolgano alibi a chi si immola per ideali portatori di morte e di sofferenza tra le nostre popolazioni in nome di una religione che non é mai stata fautrice di morte e distruzione”.