"Continua la protesta contro il ddl sulla buona scuola. Dopo lo sciopero del 5 maggio (che in alcuni plessi come la scuola Pirandello ha toccato il 90 per cento di astensione) e il 75 per cento nel resto della provincia, domani martedì 12 maggio gli studenti della Rds (Rete degli studenti) hanno deciso di non sottoporsi ai test Invalsi. Una decisione che vede l’appoggio totale della Flc Cgil", così in un comunicato Flc e Cgil di Pesaro Urbino. Per sindacati e studenti "i test sono strumenti di valutazione esterna e in alcun caso possono essere ritenuti utili all’attribuzione di voti ordinari agli studenti. La loro valutazione nei registri di classe contraddice la normativa sulla privacy in merito allo svolgimento delle prove".

“Alla protesta degli studenti si unisce anche quella di molti docenti – spiega Lilli Gargamelli segretaria generale Flc Cgil Pesaro Urbino – in particolare di quei collegi dei docenti che non hanno deliberato, nei piani delle offerte formative, la somministrazione delle prove Invalsi. Domenica abbiamo ascoltato l’ennesimo rifiuto del governo di dialogo, per bocca del ministro delle Riforme Boschi a qualsiasi forma di confronto e al disprezzo verso il sindacato . La ministra, accanto al candidato per la presidenza della Regione Luca Ceriscioli, docente di matematica, ha persino dichiarato che non si può lasciare la scuola nelle mani del sindacato. Una affermazione sprezzante preceduta però da un intervento argomentato e, in alcuni punti critico, con l’impianto del Ddl”.

Oltre al boicottaggio, martedì 12 sarà un altro giorno caldo. Docenti e studenti hanno infatti organizzato un altro flash mob, alle 18 in piazza del Popolo a Pesaro. Un’iniziativa autogestita che trova il pieno sostegno di tutti i sindacati unitariamente.