Care compagne e cari compagni, le difficoltà economiche che hanno colpito Rassegna Sindacale, contemporaneamente a tante altre delle testate più note della stampa democratica, dimostrano che il vero scopo dei provvedimenti assunti dal governo Berlusconi in materia di editoria non è mettere in ordine un aspetto marginale dei conti pubblici, ma ridurre gli spazi vitali per tutte le voci non allineate ai voleri della maggioranza di centro-destra. Con minor clamore di quanto fatto con la “legge bavaglio”, in questo modo l’esecutivo ha praticato l’obiettivo censorio che caratterizza la sua politica in materia di libertà d’informazione. Se c’è una cosa che non possiamo permetterci, e tanto più nella drammatica situazione vissuta oggi dai lavoratori in tutto il paese, è quella di rinunciare al nostro settimanale. Un abbraccio fraterno a tutti voi.

* segretario generale Fiom Cgil

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