Sono centinaia i pensionati e gli studenti impegnati ogni estate nei campi e nei laboratori promossi da Arci, Libera, sindacato pensionati, dai lavoratori dellagroindustria della Cgil e da tutto il sindacato di Corso dItalia, insieme a Rete degli studenti e Udu - Unione degli Universitari. Raccontandola dal punto di vista delle generazioni possiamo descrivervi una situazione in cui - in base alletà - nonni, zii, nipotini sono impegnati fianco a fianco - sotto il sole - anche con una certa fatica, sui terreni confiscati alle mafie. Unoccasione per mettere a confronto generazioni diverse, conoscersi, scambiarsi esperienze. Si va da Campolongo Maggiore ed Erbè, in Veneto, a Salsomaggiore, in Emilia Romagna. Da Pietralunga, in Umbria, a Cerignola e Mesagne, in Puglia. E ancora Parete, nel Casertano, Isola Capo Rizzuto e Polistena in Calabria fino allo storico fondo di Corleone, il primo in cui è stata avviata lesperienza dei campi antimafia. Da pochi anni sono nati laboratori che sviluppano questo progetto anche nelle città di Milano, Lecco, Ventimiglia, Riace e Catania. Uniniziativa che si ripete ogni anno dal 2005. E che anche questanno ha visto giovani e anziani provenienti da tutta Italia riappropriarsi - attraverso il lavoro - di terreni restituiti alla comunità, una volta appannaggio della criminalità organizzata.