"Allievi al lavoro, il lavoro delle donne", é il titolo della mostra inaugurata sabato 28 maggio a Lecce, nel palazzo dell'Accademia delle Belle Arti, in occasione delle Giornate del Lavoro della Cgil. Si tratta di una trentina di lavori, tra dipinti, sculture, incisioni, installazioni, foto, gioielli, realizzati durante i corsi di decorazione a cui hanno partecipato gli allievi dell'Accademia di belle arti di Lecce. In occasione di questa inaugurazione, Patrizia Lazoi e Flavia Matitti - curatrici della mostra per Mantova capitale della cultura italiana 2016, dal titolo "Artiste al lavoro, il lavoro delle donne. Capolavori delle raccolte della Cgil" (in programma il prossimo 15 ottobre nel palazzo della Regione) - hanno annunciato che la Camera del lavoro di Lecce bandirà un concorso che avrà per tema il lavoro femminile.

Le opere premiate saranno poi esposte in occasione delle giornate del lavoro in programma nel 2017. Ulteriore novità del prossimo anno sarà la premiazione dei lavori degli studenti di lecce che saranno esposti nella stessa mostra, che sarà allestita anche a Pistoia, capitale della cultura italiana nel 2017. 

"La mostra incrocia molto bene le ragioni profonde della Carta dei diritti universali del lavoro", ha detto Nino Baseotto, segretario confederale Cgil. "E lo fa proprio partendo dal tema delle disuguaglianze in ambito lavorativo, ma soprattutto di quelle disuguaglianze che ancora persistono tra lavoro femminile e lavoro maschile.  Le opere ci invitano a riflettere sul tentativo che troppi fanno di rimuovere la notizia di questa disuguaglianza - ha aggiunto Bassotto - contrastata dai grandi movimenti di riscatto ed emancipazione delle donne nelle fabbriche". 

"E poi ci sono gli allievi a lavoro  - ha osservato ancora il segretario Cgil - ragazze e ragazzi che affrontano il loro percorso formativo per trovare uno sbocco che alla fine sostanzi nel lavoro la loro passione e il loro talento. In questo c'è anche la speranza spesso frustrata di concludere gli studi e trovare uno sbocco occupazionale che abbia attinenza con il percorso di formazione". 

"La Cgil - ha concluso Baseotto - non solo fornisce un'occasione a questi ragazzi per mostrare il loro talento, ma soprattutto mette in pratica l'idea del sindacato di inclusione del lavoro. Tenere insieme tutti i lavori spesso dimenticati come quello artistico, significa mettere il lavoro al centro delle politiche di sviluppo del Paese". 

"Il lavoro di questi giovani é non solo entusiasmante, ma ricco di motivazioni per proseguire il percorso di collaborazione con l'accademia - ha ribadito Flavia Matitti, professoressa dell'accademia delle belle arti di Roma - Si tratta di un modo per far riflettere sul tema del lavoro, avvicinando questi giovani studenti a tematiche come il lavoro femminile. Ottocento studenti coinvolti significa concretamente dare la possibilità ai giovani salentini di conoscere e farsi conoscere fuori dai confini della regione", ha concluso Matitti.