Papa Francesco ne ha sottolineato il valore, il presidente del Consiglio Draghi ha assicurato che da luglio verrà corrisposto a autonomi e disoccupati e dal 2022 entrerà a regime ma come? È questo l’interrogativo che si pongono Cgil Cisl e Uil. Rossana Dettori, Andrea Cuccello e Domenico Proietti, infatti, affermano: “Siamo favorevoli all'introduzione dell’Assegno Unico anche per il principio di universalità sul quale si basa, e riteniamo che il calo demografico debba essere affrontato con una strategia integrata che preveda anche il potenziamento del sistema di servizi e misure volte a sostegno dei minori, della genitorialità e della conciliazione tra responsabilità familiari e attività lavorativa”.

I tre dirigenti sindacali sottolineano che per entrare in vigore l’Assegno è necessario vengano emanati i decreti attuativi, ma come saranno scritti non è ininfluente rispetto allo strumento stretto, per questa ragione Dettori, Cuccello e Proietti  hanno ricordato di aver chiesto un confronto al Governo proprio: “sulla definizione dei provvedimenti attuativi che dovranno essere oggetto di attenta valutazione eventuali forme graduali di introduzione dell’Assegno Unico e Universale per l'anno in corso, che – sottolineano – non debbono essere escludenti per alcune categorie di beneficiari e che debbono invece costituire una solida base sulla quale costruire la futura misura a regime”.