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Ieri, venerdì 11 marzo, il 95% dei lavoratori di Zincol Italia, azienda di San Felice sul Panaro specializzata in zincatura, ha aderito allo sciopero dichiarato dalla Rsu aziendale,unitamente a Fiom e Fim territoriali. Le ragioni dei 78 lavoratori di Zincol sono chiarissime. "Non è più tollerabile l'atteggiamento aziendale nei confronti dei propri dipendenti e della rappresentanza sindacale. L'azienda non ha rispettato il contratto aziendale sottoscritto, sottraendosi all'incontro sull'andamento degli indicatori e causando un grave danno economico ai lavoratori", denunciano in una nota.
A luglio 2021, dopo anni senza contratto aziendale, è stato sottoscritto un nuovo accordo che prevede un premio di risultato legato a indicatori. Nell'accordo è prevista, da parte aziendale, una comunicazione tempestiva nel caso i valori legati agli indici del premio non fossero stati in linea con le previsioni. Il 10 marzo, giornata di erogazione dello stipendio e del saldo del Pdr, è invece arrivata l'amara sorpresa, non c'è nessuno premio. Unitamente, Rsu, Fiom e Fim hanno allora deciso di proclamare otto ore di sciopero, in risposta all'atteggiamento aziendale.
I sindacati ritengono “grave quanto accaduto, ancor di più in una fase emergenziale, costellata da incertezze sul futuro, alimentate anche da un carovita che mette sempre più in difficoltà le fasce deboli della popolazione. In una fase come questa, si dovrebbe avere un confronto costante e costruttivo con le rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori. Richiamiamo con forza l'azienda alle proprie responsabilità".