“È ora di passare dalle parole ai fatti”. Questo il commento di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil al “tavolo della moda” convocato martedì 1° agosto dal ministro Adolfo Urso presso il dicastero delle Imprese, cui hanno anche partecipato i rappresentanti dei ministeri dell'Ambiente e della Cultura, le associazioni imprenditoriali di categoria. L’incontro seguiva l’ultimo tenutosi lo scorso 23 gennaio.

“Abbiamo ribadito le richieste già avanzate nelle precedenti occasioni”, spiegano i sindacati”: “L’avvio in sede ministeriale di specifici tavoli tematici per rendere concreto ed esecutivo il lavoro svolto dalle parti sociali, a partire da quanto inserito nei ccnl di riferimento e già presentato al governo, nonché l'applicazione delle norme a tutela della prevenzione e sicurezza sul lavoro”.

I sindacati ritengono essenziali anche “le politiche contro la concorrenza sleale e i fenomeni di dumping contrattuale; il rafforzamento delle politiche di reshoring, affinché le aziende italiane riportino all'interno del perimetro nazionale le loro produzioni tuttora all'estero; la necessità di risorse certe a favore della formazione tecnica e professionale, utilizzando al meglio quanto disponibile anche nel Fondo nuove competenze e nei Fondi interprofessionali; il sostegno a favore del lavoro femminile e delle misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”.

Filctem, Femca e Uiltec evidenziano inoltre l’importanza di “alcuni interventi nel ddl Made in Italy, come il fondo sovrano correlato a sostegno delle filiere del tessile che indica misure di sostegno per istruzione e formazione, promozione e tutela del Made in Italy e lotta alla contraffazione”.

In conclusione, rilevano la necessità “di aumentare le risorse a disposizione e che non sia più rimandabile affrontare le altre questioni urgenti che attendono una immediata risposta da parte del governo, come quella del reshoring, della prevenzione e sicurezza sul lavoro, del sostegno al lavoro femminile”.