“Le Poste siciliane sono al collasso”. La denuncia arriva da Slc Cgil, Slp Cisl, Failp Cisal, Confsal Comunicazioni e Ugl Comunicazionim dell'isola, che hanno dichiarato lo sciopero delle prestazioni straordinarie e aggiuntive da oggi (lunedì 23 settembre) fino al 16 ottobre. “Non sono bastati i tavoli negoziali, gli incontri, le segnalazioni”, spiegano i sindacati: “Assistiamo inermi ai tagli delle risorse e alla superficialità nell'affrontare argomenti seri per la qualità del servizio e le condizioni di lavoro. Poche le risposte per colmare questo disagio. Siamo quindi purtroppo costretti a riprendere lo stato di agitazione”.

Le sigle sindacali sottolineano come “sia stato tagliato oltre il 13 per cento della forza lavoro in due anni, in aggiunta alla diminuzione di risorse effettuata negli anni precedenti”. Slc Cgil, Slp Cisl, Failp Cisal, Confsal Comunicazioni e Ugl Comunicazioni denunciano “condizioni di lavoro gravi e insopportabili: questo si ripercuote negativamente sul personale e sulla qualità dei servizi. Nel settore postale aumenta il prodotto in relazione al volume dell'e-commerce, ma diminuiscono i diritti e si annullano i contenuti degli accordi sottoscritti. Il risultato sono gli uffici postali senza operatori allo sportello, di cui deve farsi carico chi rimane, sopperendo alle carenze e sempre a rischio di azioni disciplinari ormai all'ordine del giorno”.

I sindacati chiedono che ci siano tutele, condizioni di serenità, oltre che direttive chiare e semplici. A conferma del clima che si respira negli uffici postali, le sigle sindacali citano un dato: “La disoccupazione giovanile nella nostra regione - concludono - ha raggiunto quote allarmanti, pari al 50 per cento. Molti giovani laureati in prima battuta colgono l'opportunità di un lavoro a tempo determinato alle Poste Italiane ma dopo qualche giorno rinunciano, perché non riescono a espletare i carichi di lavoro affidati dall'azienda. È ora di cambiare marcia”.