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"Nel marzo scorso il Presidente Toti e Alisa avevano annunciato gli indirizzi legati al piano di assunzioni per vie concorsuali e al processo delle stabilizzazioni nella sanità pubblica; oggi, tranne per le procedure concorsuali, siamo fermi agli annunci. Gli eroi della pandemia, anche quelli che dovevano essere stabilizzati ma che al momento restano precari, sono costretti a continui turni che minano la loro incolumità fisica e intanto arriverà l’estate e la necessità per il personale di fruire delle ferie. Al San Martino si sarà costretti a ridurre i posti letto o a programmare accorpamenti con la contestuale chiusura di alcuni servizi per cedere personale a unità operative come il Rianimo, le sale operatorie, la Dialisi, il Pronto Soccorso, la Traumatologia d’Urgenza e l’Hospice". A denunciarlo in un comunicato sono la segreteria della Fp Cgil di Genova e la segreteria della Fp Cgil del Policlinico San Martino.
A questo si aggiungono mediamente 150 operatori fermi perché per la prevalenza risultano positivi al covid. Insomma è in arrivo la “tempesta perfetta”. Tra l’altro, l’organico del San Martino non è composto unicamente da infermieri e operatori socio sanitari, ma da molte e diverse professionalità che sono anch’esse in affanno, tanto che parte di questi lavoratori è a rischio di diniego alla fruizione delle ferie estive. Attualmente mancano 21 tecnici di radiologia, 16 tecnici di laboratorio di cui 6 unità solo al trasfusionale, 15 fisioterapisti professionisti, 9 ostetriche.
Serve, da parte della Regione e dell’Azienda ospedaliera, un intervento celere che preveda un ulteriore investimento di risorse sulle assunzioni e l’avvio di nuovi percorsi concorsuali per tutte le figure interessate, questo al fine di garantire il fabbisogno adeguato di personale che comprenda anche la sostituzione delle assenze dovute a diritti come maternità e 104, cosa che a oggi non è assicurata, e per continuare ad assicurare il diritto universale alla salute che solo il servizio pubblico è in grado di garantire".