Sarà la Camera del lavoro dell’Aquila a tenere a battesimo il secondo Forum nazionale della Scuola del Popolo dal titolo “Nessuno resti indietro” richiamando una frase di Don Milani, in occasione del centenario della sua nascita. Un filo sottile, infatti, unisce l’azione della Scuola del Popolo e il pensiero di Don Milani: garantire uguali opportunità educative per tutti gli individui, indipendentemente dalla loro origine sociale, etnica, economica o anagrafica. Questo evento sarà quindi l’occasione per parlare del lungo viaggio durato un anno da Capua, sede del primo forum, fino all’Aquila, esaminando le esperienze del mondo composito della Scuola del Popolo e valutando la sua crescita e maturazione.

Un appuntamento che non sembra essere passato inosservato: hanno già dato l’adesione, complessivamente, oltre 20 strutture del mondo Cgil composto da Regionali confederali e Camere del Lavoro, Categorie nazionali, regionali e territoriali della Flai e della Flc. Mezza Italia sarà rappresentata: dalla Sardegna alla Lombardia, dalla Campania alla Sicilia, passando per la Toscana, Umbria, Abruzzo, Puglia e Lazio. I lavori si svolgeranno in una sede prestigiosa: l’Auditorium del Gran Sasso Science Institute, dell’Aquila.

Intanto la novità: il Forum è diviso in due parti. Nel pomeriggio del 7 luglio, alle 15:00, si farà il punto dell’esperienza maturata nell’ultimo anno. Un’attività intensissima che proporrà ai convenuti al Forum, una riflessione sulla relazione tra il liberismo e la solitudine e, conseguentemente, sui riflessi negativi che la solitudine provoca anche nell’aumento dell’analfabetismo funzionale. Parliamo quindi di nuovi campi di azione politica da analizzare e approfondire. La mattinata dell’8, con inizio alle ore 10:00, sarà invece dedicata alla prospettiva, con i nuovi progetti scaturiti dall’accordo tra la Flc nazionale e la Flai, con il supporto della Cgil Nazionale. Verranno analizzati soprattutto i due nuovi progetti della Flai e della Scuola del Popolo che inaugurano una nuova stagione di collaborazione tra categorie della Cgil.

Se il primo progetto chiamato “Flainclude” si pone l’obiettivo di creare una rete di comunicazione che raggiunga i tanti braccianti iscritti alla Flai dispersi nelle campagne, sulla falsariga della Scuola del Popolo, il secondo si pone un obiettivo molto più ambizioso che presuppone un impegno organico di tutto un territorio. Questo progetto si chiama P.A.I (punti di accoglienza e inclusione) e si propone come risposta all’isolamento dei lavoratori migranti, con una proposta di accoglienza e inclusione per combattere uno sfruttamento inaccettabile. In questa sfida la Cgil organizza dei punti di accoglienza per lavoratori stranieri, gestiti dai volontari della Cgil proponendo animazione e contaminazione culturale, proprio nei luoghi dove loro soggiornano.

Un’azione politica basata sulla solidarietà che suggerisce agli iscritti Cgil una nuova militanza, un nuovo modo di intendere “il sindacato di strada” che trae forza e alimento dal valore della solidarietà. Ma già i P.A.I. sono qualcosa più di un progetto e un’idea. Infatti, al termine del forum, è stata convocata una conferenza stampa che illustrerà all’opinione pubblica il progetto e le sue prime realizzazioni sul territorio di cui una nel Fucino.