Cgil, Cisl e Uil hanno promosso a Catanzaro questa mattina, 18 settembre, un sit-in per denunciare la situazione di emergenza in Italia e in Calabria in tema di infortuni sul lavoro. I sindacati hanno elaborato, e successivamente consegnato al prefetto di Catanzaro, un documento nel quale hanno avanzato una serie di richieste al governo e alla Regione Calabria, alla luce delle recenti tragedie che hanno funestato anche il territorio calabrese.

Tra le richieste di Cgil, Cisl e Uil, una maggiore prevenzione, un potenziamento dei controlli, un inasprimento delle sanzioni nei confronti delle imprese che non rispettano i protocolli di sicurezza, più assunzioni all'Ispettorato del lavoro e nella medicina territoriale, l'istituzione di una Procura nazionale. A livello regionale i sindacati hanno chiesto l'attivazione di un tavolo aperto alle forze economiche e sociali, all'Inail e a tutte le istituzioni competenti, e l'istituzione di una commissione alla Regione Calabria "perché - è stato detto nel corso del sit-in - ormai gli osservatori non servono più".

Alla manifestazione sono intervenuti il segretario generale della Cgil Area Vasta Enzo Scalese, il segretario generale della Cisl Magna Graecia Salvatore Mancuso, il segretario generale della Uil Calabria Santo Biondo. "Esprimiamo vicinanza alle famiglie delle vittime ma - hanno sostenuto i dirigenti sindacali - dobbiamo rimarcare che la solidarietà non basta più: ormai è una strage silenziosa, indegna per un paese civile. In Calabria, come nel resto del Paese, la situazione è diventata inaccettabile e intollerabile. Con questo sit-in vogliamo porre la nostra regione come apripista per un cambio di passo reale sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro".