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“Incontro insoddisfacente, da cui è emerso lo stato di indeterminatezza rispetto agli impegni da tempo assunti, e molto preoccupante per il prossimo futuro produttivo e lavorativo del sito”. Così il segretario generale Cgil Terni Claudio Cipolla, dopo l’incontro che si è svolto mercoledì 19 novembre al ministero delle Imprese sulla vertenza del sito Moplefan di Terni.
L’incontro, cui erano presenti l’azienda, le organizzazioni sindacali (Rsu, categorie e confederazioni) e le istituzioni locali e regionali, era volto a verificare la situazione attuale e il rispetto degli impegni finalizzati al rilancio delle produzioni dell’azienda stessa.
“A oggi – riprende Cipolla – le criticità economiche emerse sono aggravate dal fatto che non si produce, quindi non si genera liquidità per poter adempiere a impegni pregressi e rispettare impegni futuri. Tale situazione è preoccupante anche in ragione dell’ufficialità, avuta ieri mercoledì 19 novembre che istituti di credito e bancari non hanno dato disponibilità a finanziare il progetto industriale tanto enfatizzato in questi anni e purtroppo mai partito”.
Prosegue l’esponente sindacale: “Evidenziata la criticità principale, che è quella della liquidità e di strumenti finanziari a supporto, il ministero ha riconvocato un incontro entro un mese per verificare un’altra ipotesi che è quella dell’impegno, sempre a sostegno del progetto, da parte di Invitalia”.
Intanto, nelle ore successive, le organizzazioni sindacali di categoria hanno subito programmato incontri con l’azienda per riaprire la cassa integrazione e per verificare come poter rispondere ad aspetti contrattuali a tutela dei lavoratori.
“Non è più il tempo di falsi trionfalismi e rassicurazioni – prosegue la Cgil Terni – come sono state date in questi anni, soprattutto da parte istituzionale e politica, ma serve un impegno concreto nel trovare soluzioni capaci di far ripartire le produzioni, rispondere agli impegni economici e riattivare il lavoro, non lasciando in balia di ammortizzatori sociali le persone. L’importanza di Moplefan all’interno del polo chimico, come più volte detto, è fondamentale per la tenuta complessiva di tutte le altre attività che in quell’area si svolgono”.
Cipolla così conclude: “Auspichiamo che questo mese di verifica sia proficuo e porti a una prospettiva capace di intravedere un reale rilancio perché, mentre in queste ore assistiamo a tanti proclami e tante belle parole su fantomatiche nuove ipotesi d’opportunità di sviluppo, stiamo registrando un progressivo e silenzioso smantellamento del sistema manifatturiero che ha caratterizzato e ancora caratterizza un pezzo fondamentale dell’economia e del lavoro in questo territorio”.






















