In corso questa mattina a Firenze la protesta legata alla vertenza Mondadori. La mobilitazione, partita con un. sit-in questa mattina alle 11 in Piazza Duomo, nasce dalla chiusura della sede del capoluogo toscano e il conseguente trasferimento a Milano di 37 dipendenti. Il 7 aprile, nella sede milanese di Assolombarda, si è svolto un incontro tra Slc Cgil, Rsu e azienda che ha provato a definire tutti gli strumenti da utilizzare nella futura trattativa. Un dato appare ineliminabile: la nuova sede legale sarà solo a Milano. A dare la notizia un comunicato firmato Rsu Mondadori Firenze, Riccardo Ferraro Slc Cgil Firenze-Prato-Pistoia.

Tuttavia, si è aperta una riflessione che potrebbe, utilizzando lo strumento del coworking, favorire la presenza di un “presidio fiorentino” a disposizione delle lavoratrici e dei lavoratori. Ogni strumento messo sul tavolo per coloro che invece decidessero, volontariamente, di lasciare l’azienda, cioè esodo incentivato, accompagnamento alla pensione, percorso di ricollocazione, dovrà essere sostanziato in modo tale da essere considerato compatibile con le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori.

Per coloro che decidessero di rimanere in azienda, sarà messo a disposizione lo strumento dello smart working, ritagliato appositamente sulla specificità fiorentina e che dovrà tenere conto dei disagi economici e logistici, derivanti dall’avere una sede di lavoro a centinaia di chilometri di distanza.

Oggi l’incontro delle controparti al tavolo di crisi della Regione Toscana, istituzione alla quale sarà chiesta sia l’agibilità di uno spazio di coworking sia l’attivazione di percorsi di formazione finalizzati al reimpiego.