La Menfi di Cinisello (Milano), che produce accessori per cucina (in particolare pentole) e ha 88 dipendenti è da tempo in difficoltà ed ha accumulato debiti sostanziosi. L'azienda, secondo i sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil di Milano, è stata di fatto abbandonata e lasciata senza un gruppo dirigente in grado di prendere decisioni. "In questo interregno senza vertici - scrivono i sindacati - il periodo di ammortizzatori sociali che avrebbe dovuto essere utilizzato per il rilancio dell’azienda è arrivato alla conclusione senza che una sola scelta sia stata fatta per salvare l’azienda". 

Anzi, ora il proprietario, Philip Zepter, "uomo famoso in Formula Uno per le sue sponsorizzazioni milionarie, proprietario di 42 realtà sparse per il mondo e di uno yacht da far impallidire chiunque", sottolineano i sindacati, propone come soluzione alla situazione "sull’orlo del tracollo" il licenziamento di 36 lavoratori. "A nulla sono valse le proposte avanzate dal sindacato per il rilancio dell’attività (a partire dalla ricerca di un nuovo socio, anche attraverso un concordato preventivo) che hanno incassato in no per interposta persona dal signor Zepter", spiegano Fim, Fiom e Uilm.  

Nel secondo incontro che si è svolto in Polis Lombardia per cercare di trovare una alternativa ragionevole ai licenziamenti "è apparso chiaro a tutti - continuano le tre sigle dei lavoratori - che gli unici interessati a mantenere in attività la fabbrica sono sindacato e lavoratori, gli emissari dell’impresa, infatti, non hanno fatto altro che ribadire i licenziamenti. Se non cambieranno idea il finale di questa brutta storia sarà molto probabilmente la chiusura dell’azienda e la perdita di 88 posti di lavoro".

Oggi, 12 settembre, in Menfi si è svolta l’assemblea dei lavoratori che ha proclamato lo stato di agitazione con un pacchetto di 12 ore di sciopero (4 oggi stesso e 8 domani) accompagnate da un presidio davanti all'azienda.