È stata totale l’adesione agli scioperi contro gli esuberi in Sirti. Due giorni di assemblee e di stop di quattro ore in tutta Italia contro la volontà dell’azienda di licenziare 833 lavoratori, pari al 23% del personale. Anche Carrefour ha annunciato esuberi: ben 590, attraverso due nuove procedure di licenziamento collettivo dopo quelle di un paio d’anni fa che avevano coinvolto 600 lavoratori. Per la Filcams si tratta di “una decisione di estrema gravità dopo i recenti accordi”. Non sono emerse novità positive nemmeno dall’ultimo confronto al Mise tra sindacati, Treofan e governo. Nel piano industriale è stata infatti confermata la chiusura del sito di Battipaglia, per la quale si fa strada l’ipotesi della vendita. In Calabria, intanto, è partita la mobilitazione dei lavoratori delle tlc, un settore che nella regione conta più di 15 mila addetti, ma sul quale le preoccupazioni dei sindacati restano molto forti.

Sul fronte della contrattazione, c’è da registrare l'interruzione del tavolo della sanità privata. I sindacati di categoria hanno annunciato lo stato di agitazione e chiesto un incontro urgente alla Conferenza delle Regioni. Sono circa 300 mila i lavoratori in attesa di rinnovo da ormai 12 anni. Firmata invece l’ipotesi di accordo del nuovo ccnl per la distribuzione cooperativa: è previsto il rinnovo della parte economica e l’ultravigenza di quella normativa. Importanti novità anche sull’assistenza sanitaria integrativa. Approvato anche il rinnovo per le Agenzie di somministrazione. Dall’attivo unitario di Felsa Cisl, Nidil Cgil e UilTemp c’è stato infatti il via libera all’ipotesi di accordo per il contratto nazionale. Importante intesa pure tra Asstel e sindacati che stabilisce nuove regole per consolidare il contratto nazionale delle telecomunicazioni, con l’obiettivo di garantire salari, formazione e tutele e si potrà estendere anche ad altri settori. 

Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl e Uil Pa hanno riunito a Roma gli attivi unitari, per poi organizzare un presidio davanti alla sede dell’Aran. “A un anno dalla sottoscrizione dei contratti non si è ancora provveduto all’avvio delle commissioni paritetiche”, accusano i sindacati. Anche gli studenti sono sul piede di guerra, e sono scesi in piazza contro il nuovo esame di maturità. Corteo nazionale a Roma e manifestazioni in tutta Italia. Per la Rete degli studenti medi, è “l’ennesima modifica avvenuta senza nessuna consultazione”. Si contestano anche regionalizzazione ed edilizia precaria. Per la Flc, in effetti, il governo vuole la secessione della scuola. Francesco Sinopoli, segretario generale della categoria Cgil, crede che con l’autonomia differenziata si stiano introducendo “vere e proprie gabbie salariali”. “Pensiamo davvero – si chiede – che si possa pagare di più un insegnante perché lavora in Emilia Romagna o in Veneto?”

Per quanto riguarda la Tav, invece, il vicesegretario della Cgil Vincenzo Colla afferma che l’analisi costi-benefici si dovrebbe fare sul governo: “La scelta di coprirsi dietro cifre e tabelle per fermare i lavori – ha detto – è solo tattica politica ed elettorale. Per colpa di una visione miope e distorta dello sviluppo si infliggono pesanti tagli all’occupazione”. L’esecutivo, intanto, ha convocato i sindacati per il 25 febbraio sul tema della previdenza. Appuntamento al ministero del Lavoro alle 10.

Buone notizie arrivano infine dall’Albania, dove è nato il primo sindacato dei call center. Si chiama “Solidarietà”, rappresenta 30 mila iscritti di un settore che serve principalmente la clientela di lingua italiana delle multinazionali. Meno buone, invece, le notizie che giungono dalla Spagna: ad Almeria si registra economia in nero, sfruttamento dell’immigrazione ed esposizione ai pesticidi in agricoltura. La denuncia del sindacato Soc-Sat e di Ethical Consumer: il sistema di certificazione di qualità dei prodotti e dei diritti del lavoro ha fallito.

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