Le 20 e 30 del 29 luglio. Ora X di una serata che per i sindacati confederali segna il ritorno alla piazza dopo i mesi terribili del lockdown. Le voci dei delegati e quelli dei segretari generali Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri andranno a comporre "la notte per il lavoro". Tante le richieste da rilanciare al governo che, dopo gli Stati generali, non si è più confrontato con le parti sociali.

Per i sindacati la prima urgenza è assicurare che il blocco dei licenziamenti continui, così come far proseguire anche la copertura degli ammortizzatori sociali. Ma i temi in agenda sono numerosi: la riforma fiscale e la lotta all’evasione, i rinnovi contrattuali nazionali privati e pubblici, investimenti, sanità, sicurezza sul lavoro, conoscenza, cultura, infrastrutture materiali ed immateriali, lavoro stabile, digitalizzazione, Mezzogiorno, previdenza, legge sulla non autosufficienza, inclusione sociale e soluzione delle crisi aziendali aperte.

Questa notte accompagna la richiesta di un patto per "ricostruire il Paese" ed è solo il primo di una serie di appuntamenti. La prossima tappa sarà poco prima dell'autunno: il 18 settembre per la sicurezza sul lavoro. Un diritto per le tante lavoratrici e i tanti lavoratori essenziali "senza i quali - conclude Landini - il Paese non sarebbe potuto uscire dalle strette del lockdown né avrebbe potuto immaginare la ripartenza".