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I sindacati annunciano lo stato di agitazione dell'intero settore industriale della Sardegna che prelude allo sciopero regionale dei comparti elettrici, chimici, metalmeccanici, edili, dei trasporti e dei servizi. La decisione è stata comunicata dai segretari generali Cgil (Samuele Piddiu), Cisl (Gavino Carta) e Uil (Francesca Ticca) dopo le assemblee nelle centrali termoelettriche e la riunione del Coordinamento dei settori energia, industria e servizi che si sono svolte la settimana scorsa.
"I ritardi ormai accumulati sul piano di metanizzazione e le incertezze sulle prospettive delle centrali termoelettriche - spiegano i segretari regionali confederali - sono motivo di gravissima preoccupazione per il futuro occupazionale di tutti i lavoratori diretti e dell'indotto, così come per le prospettive dell'intero sistema produttivo isolano".