Si è concluso con l'elezione del nuovo segretario generale il sesto congresso del Silp Cgil con al centro i temi di dignità, diritti e democrazia, nel solco del riconoscimento servizio svolto dalla polizia nei confronti della cittadinanza. La platea dei delegati ha scelto Pietro Colapietro, ispettore di polizia salentino di 57 anni, sposato con due figli, che ricoprirà l'incarico per i prossimi quattro anni.

Chiaro il compito affidato al neo segretario e alla nuova segretaria nazionale: un rinnovato impegno per il miglioramento delle condizioni professionali, a partire dalla tutela individuale dei lavoratori. "La categoria sta affrontando la drammatica questione dei suicidi, dei morti sul lavoro e per il lavoro – ha ricordato Colapietro – la nostra è una professione usurante che merita maggiore attenzione". Sul tema, durante il congresso si è anche espresso il capo della Polizia, Lamberto Giannini che a Rimini ha auspicato uno sforzo straordinario sul potenziamento degli organici.

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Alla vigilia delle elezioni politiche di domenica prossima, Colapietro ha chiesto "attenzione reale nei confronti di chi svolge questo mestiere, perché non è più possibile sostenere che bastino dedizione e abnegazione per lavorare dignitosamente". Il neo segretario ha chiesto migliori condizioni per tutti e per tutte, obiettivo da perseguire anche attraverso una massiccia campagna di assunzioni. "Ormai siamo pochi – ha ricordato – e piuttosto avanti negli anni. Per questo ci batteremo per ottenere procedure più snelle per i concorsi. Gli agenti dovranno lavorare meno e meglio affinché non accada più che le ore di straordinario superino l'impegno ordinario.

Da parte di Colapietro, che ha preso il posto di Daniele Tissone, ai saluti dopo otto anni alla guida della categoria, l'impegno per superare una norma vetusta, ormai priva di supporto costituzionale, come quella che priva i lavoratori di polizia delle piene libertà sindacali.

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