Sciopero generale di tutti i lavoratori delle società partecipate a Roma venerdì 25 ottobre. Lo hanno proclamato Cgil, Cisl e Uil . Anche i rappresentanti politici di Pd, Sinistra x Roma, deMa e lista civica Roma Torna Roma hanno annunciato l'adesione allo sciopero. La protesta arriverà sotto al Campidoglio alle 10.00.  "Non è uno sciopero a cuor leggero - ha detto Natale Di Cola, della segreteria generale della Cgil di Roma e Lazio -. È uno sciopero per Roma, dove i cittadini hanno servizi scadenti e i lavoratori lavorano in condizioni umilianti, basta con il degrado di questa città".

Di Cola ha ricordato il difficile rapporto con la giunta Raggi: “Quando abbiamo incontrato la sindaca in passato ci è stato raccontato che le aziende rimarranno pubbliche e non saranno liquidate, poi però abbiamo capito che qualcuno non diceva la verità: Ama ha cambiato Cda per l’ennesima volta ed è stata decisa la liquidazione di Roma metropolitane. Evidentemente il dipartimento Partecipate ha deciso di privatizzare le municipalizzate capitoline facendole morire”.

“Nell’amministrazione capitolina – ha proseguito – 5mila persone sono andate in pensione e sono state sostituite, nelle partecipate invece sono andati in pensione in 4mila, ma non una persona è stata assunta. Non c’è alcun progetto di rilancio: non abbiamo neanche potuto dire di no perché non ci è stato proposto nulla. Questo sciopero sarà uno sciopero per Roma. Anche le associazioni dei consumatori sosteranno questo sciopero perché i servizi non sono all’altezza. Non c’è un progetto sul ciclo dei rifiuti, sulla mobilità né sull’amministrazione. È ora di dire basta e mettere un freno al degrado di questa città”.”Da tanto non sentiamo la sindaca, ma vorremmo chiarire una cosa: la liquidazione significa che una società chiude, non può significare un’altra cosa”, ha concluso Di Cola.

"È il primo sciopero generale di Roma, non c'era mai stato - ha detto il segretario della Uil Lazio Alberto Civita -, perché quello che facemmo con Marino era uno sciopero dei dipendenti pubblici. È uno sciopero politico da quando ci hanno mandato la polizia a forzare il cordone di lavoratori al presidio di Roma Metropolitane". Sulla stessa lunghezza d'onda la Cisl: "Ce l'abbiamo messa tutta a trovare gli accordi con questa amministrazione, ma poi gli accordi sono diventati carta straccia. Noi vogliamo difendere le partecipate e il loro carattere pubblico", dice Gianpaolo Pavon.

"Siamo stufi di vivere nel degrado con servizi scadenti e dipendenti che lavorano in condizioni umilianti, con violenze su operatori Atac e Ama. Un clima così ostile nei confronti dei lavoratori non c'era mai stato", ha aggiunto Di Cola.