Giornale di Sicilia, Cgil: “No allo smantellamento e al trasferimento della produzione a Messina. Le istituzioni si mobilitino per chiedere all'azienda piani industriali per consolidare il lavoro a Palermo”. “Abbiamo incontrato il sindaco di Palermo per cercare soluzioni alla drammatica vertenza che rischia concretamente di svuotare il Giornale di Sicilia con la scelta di portare la produzione del quotidiano a Messina. Questo è il dramma dei 31 esuberi dei poligrafici annunciati dall'azienda Ses società editrice della Gazzetta del Sud: creare un polo unico nella città dello Stretto, dove già il Giornale di Sicilia viene stampato. Per Palermo è gravissimo: significa perdere un pezzo fondamentale della sua cultura”. Così Maurizio Rosso, segretario generale della Slc di Palermo.

“I lavoratori poligrafici – aggiunge Rosso – hanno fatto altri due giorni di sciopero per far conoscere a tutti il dramma che stanno vivendo e per sottolineare ai cittadini, al sindaco, alla Regione e a tutte le istituzioni il depauperamento culturale che ammanta sempre più questa città. La Slc continuerà nella sua lotta spasmodica perché, oltre alle necessità che riguardano la sopravvivenza dei lavoratori, siano garantiti, in una società civile e libera, gli strumenti fondamentali dell'accesso alla cultura e al diritto all'informazione, alla stregua di tutte le città europee. Ci appelliamo a tutte le istituzioni e al presidente della Repubblica per obbligare l'azienda a investimenti concreti e piani industriali seri che possano consolidare e radicare il lavoro a  Palermo”.