All’indomani dell’esplosione che ha provocato il ferimento di un operaio e che ha pesantemente danneggiato un capannone della Fonderia Augusta di Costa di Mezzate, la Fiom Cgil di Bergamo, insieme alla Fim Cisl, ha chiesto un incontro urgente all’azienda per capire cosa sia accaduto e che tipo di sistemi di sicurezza fossero stati adottati.

Oggi, 11 settembre, la fonderia è rimasta chiusa, ma già domani i circa cinquanta dipendenti torneranno al lavoro, con l’eccezione del reparto coinvolto nell’incidente e messo sotto sequestro.

“Per una serie di coincidenze fortuite, l’evento di ieri non ha avuto conseguenze tragiche - commenta Claudio Ravasio della segreteria provinciale della Fiom Cgil - Tuttavia, in attesa dell’esito delle indagini della magistratura, anche questa volta viene naturale pensare che le aziende continuino a non investire a sufficienza in materia di sicurezza sul lavoro. Aspettiamo ora di incontrare i rappresentanti della direzione aziendale per poi anche confrontarci in assemblea con i lavoratori”, conclude il segretario Fiom.