Le delegate e i delegati metalmeccanici di Fim, Fiom e Uilm si sono ritrovati oggi alla Casa del popolo di San Bartolo a Cintoia, in provincia di Firenze, per l’attivo unitario in preparazione dello sciopero generale nazionale del 14 giugno, con manifestazione interregionale a Firenze. Presenti delegazioni arrivate da tutte i territori della Toscana, i numerosi interventi hanno aperto un ampio dibattito sulle motivazioni che porteranno allo sciopero unitario dei metalmeccanici il 14 giugno. Alla base dell'astensione, le rivendicazioni di Cgil, Cisl e Uil, che hanno portato alla grande manifestazione di Roma, il 9 febbraio scorso.

"Non è accettabile che dopo quella grande iniziativa, a tutt'oggi, non sia stato aperto un tavolo di confronto governo e sindacati. Esprimiamo giudizi sindacali, non politici, nella legittimità della loro rappresentanza, stante che le scelte del governo condizionano la vita di tutti i lavoratori. Chiediamo equità e giustizia sociale, attraverso l'abbassamento del fisco sui salari, secondo il principio che chi guadagna di più deve pagare di più, investimenti pubblici e privati per creare occasioni di lavoro, non assistenzialismo fine a se stesso. Chiediamo una seria riforma della legge Monti-Fornero perché la quota 100 sta dando qualche risposta, ma certo non è risolutiva ed esclude in modo penalizzante anche coloro che da quarant'anni svolgono lavori pesanti, con un alto rischio di'infortuni".

Fim, Fiom e Uilm chiedono al governo un confronto con l’Unione europea per escludere gli investimenti necessari a far ripartire il paese dai vincoli della finanza pubblica. La Ue metta in atto politiche di sviluppo, rilanci quei presìdi industriali che sono il volano del Paese. In Italia, troppi processi produttivi sono caratterizzati da appalti e subappalti, che riducono i diritti dei lavoratori e le condizioni di sicurezza. Per le sigle regionali dei metalmeccanici, è prioritario chiedere che le imprese investano sulla formazione per la salute e la sicurezza e, nello stesso tempo, reputano inaccettabile che per tagliare il costo del lavoro si siano ridotti i premi all'Inail, in un contesto che registra un altissimo indice di morti sul lavoro anche nella nostra regione.

Fim, Fiom e Uilm regionali hanno ben chiaro che "l'estromissione dei corpi intermedi dalle principali discussioni del Paese hanno caratterizzato tutti i governi degli ultimi anni e sono intenzionati a riprendersi il negoziato a difesa dei diritti e delle tutele dei lavoratori". Da oggi, partiranno le assemblee per far si che il 14 giugno sia grande e forte la partecipazione dei metalmeccanici della Toscana in Piazza a Firenze. Una grande manifestazione a sostegno del rinnovo del ccnl che le sigle si apprestano a discutere. Hanno introdotto, sono intervenuti e hanno concluso i lavori dell’attivo i coordinatori regionali e i segretari Alessandro Beccastrini (Fim Cisl), Vincenzo Renda (Uilm Uil), Massimo Braccini (Fiom Cgil).