Oggi i lavoratori di Acciaierie d’Italia sono in sciopero per chiamare in causa il Governo ed esigere chiarezza sulla trattativa in corso tra socio pubblico e Mittal. "A noi  - si legge in un comunicato della Fiom Genova - non interessa chi ha la maggioranza azionaria, chi è il padrone, ma è urgente che si facciano immediatamente gli investimenti economici necessari per mettere in sicurezza gli impianti del sito genovese così come degli altri siti, a partire da Taranto. La questione sicurezza ormai è fuori controllo, nonostante le denunce continue a tutte le istituzioni competenti".

"Devono essere aggiustati e messi in sicurezza il carroponte del decatreno, le gru, tra cui quelle del molo e tutti i mezzi necessari per la produzione. Oggi il mercato dell'acciaio ha potenzialità enormi e quindi non è più ammissibile l'utilizzo della cassa integrazione ma occorre avviare a pieno regime gli impianti. Per questo oggi scioperiamo e sfiliamo in corteo dietro lo striscione 'basta cassa'".