“Martedì 7 maggio è stato presentato il piano di ripartenza dell'ex Ilva ed è stato chiarito che non si tratta di un piano industriale”. A dirlo è Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom Cgil: “Servono più risorse per garantire produzione, manutenzione degli impianti e piena occupazione, senza pesare ulteriormente sulle lavoratrici e sui lavoratori, diretti e dell'indotto”.

Nel corso dell’incontro sono stati illustrati “gli interventi di manutenzione straordinaria che saranno realizzati, sito per sito, da qui a fine anno. Mentre dopo l'estate si prevede la messa in funzione dell'altoforno 2. Nonostante questo il 2024 sarà l'anno della minore produzione di acciaio”.

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Scarpa rileva che “la discussione non è entrata nel merito di cosa succederà nel 2025, né dei possibili acquirenti e non si è parlato neanche delle ulteriori risorse per la decarbonizzazione. Questo è un punto che il governo dovrà chiarire. C'è stata condivisione sul tema della salute e della sicurezza negli stabilimenti e nell'indotto, e questa dovrà essere la priorità con la messa in funzione degli impianti”.

Il dirigente sindacale così conclude: “Nelle prossime settimane ci saranno incontri stabilimento per stabilimento per la verifica e la discussione sugli interventi prioritari, poi un ulteriore incontro prima della discussione sulla cassa integrazione al ministero del Lavoro. C'è un cambio di rotta sul piano delle relazioni sindacali, ci aspettiamo che alle parole seguano i fatti”.