Attenzione alle nuove professionalità del digitale, al welfare e alla gestione flessibile del tempo per un miglior bilanciamento tra vita privata e lavorativa. Sono queste le innovazioni principali che punteranno a migliorare il lavoro nel settore della grafica e dell’editoria. Sindacati e associazioni di categoria hanno appena firmato l’accordo per il nuovo contratto collettivo nazionale del comparto. Da una parte del tavolo Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil; dall’altra Associazione Italiana Editori (Aie), Associazione Nazionale Editoria di Settore (Anes) e Assografici.

I PROFILI DELL’INNOVAZIONE

Il nuovo contratto riguarda i dipendenti delle aziende grafiche, editoriali, digitali e affini, ma rappresenta una storica apertura a nuovi ambiti di applicazione. In particolare, vengono identificati ben trentanove nuovi profili professionali legati all'evoluzione del digitale. Uno step ormai imprescindibile che tiene conto di un settore profondamente impattato dai nuovi strumenti messi a disposizione dall’Intelligenza Artificiale, anche e soprattutto per quello che riguarda i flussi di lavoro.

Nascerà un Organismo Bilaterale Permanente, con lo scopo di adattare progressivamente il nuovo quadro contrattuale, vigilando costantemente sull’evoluzione tecnologica.

IL WELFARE

Previsti anche incrementi sul piano previdenziale e dell’assistenza sanitaria (252 euro a regime, che arriveranno a 270 euro con la componente di assistenza sanitaria e pensionistica). Importante anche l’accento posto sul valore della flessibilità nella gestione del tempo, per un migliore bilanciamento tra vita privata e lavorativa, con l'introduzione di una sorta di conto individuale, che prevede la possibilità per i lavoratori di accantonare ore da utilizzare in caso di necessità. Arrivando anche ferie e rol solidali, cioè la cessione volontaria a titolo gratuito di una quota personale ai colleghi in difficoltà per problemi personali o familiari.

PARITÀ DI GENERE E AMBIENTE 

A proposito dei rapporti tra colleghi, nello specifico quelli di genere, l’accordo promuove la formazione in azienda riguardo la parità di genere e la lotta alla violenza domestica.

Attenzione, inoltre, allo sviluppo di processi produttivi che riducono l’impatto ambientale, e contratti a tempo determinato della durata massima di ventiquattro mesi.