"Proclamiamo lo sciopero dei dipendenti della giustizia per venerdì 28 giugno. La situazione è drammatica: ci sono gravissime carenze di personale e nel 2021 ci sarà un vuoto di organico pari al 50 per cento". A dirlo sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa, annunciando lo stop nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dell'amministrazione giudiziaria: "Il personale in servizio è anziano, demotivato e pagato meno di tutti gli altri lavoratori pubblici. Si sta mettendo a serio rischio l'apertura degli uffici giudiziari".

I sindacati rilevano di aver chiesto "più volte al ministro Bonafede di agire su due piani: un programma di assunzioni, e non quella manciata annunciata solo per rabbonire l'opinione pubblica; la valorizzazione del personale in servizio, attraverso il rispetto degli accordi presi nel 2017 che prevedono progressioni giuridiche ed economiche per tutto il personale. Nulla è stato realizzato, il ministro ha fatto orecchi da mercante". Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa così concludono: "Noi non ci stiamo. In ballo non ci sono solo i diritti sacrosanti dei lavoratori, ma la funzionalità di uno dei servizi più importanti dello Stato".