"Per effetto del prossimo conguaglio fiscale, centinaia di lavoratori civili del ministero della Difesa subiranno una pesantissima decurtazione dello stipendio di febbraio, arrivando a percepire metà o addirittura un terzo della propria retribuzione". La denuncia arriva dai sindacati di categoria Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa e Confsal che nel corso di un incontro con il ministro della Difesa Elisabetta Trenta hanno appreso che "nulla potrà essere fatto per dilazionare la quota che sarà trattenuta sulla mensilità di febbraio".

I sindacati, "pur riconoscendo la legittimità del conguaglio fiscale imposto alle retribuzioni", evidenziano "l'inaccettabile situazione venutasi a creare a danno dei lavoratori, peraltro evitabile se solo fosse stata ascoltata la voce delle rappresentanze sindacali che da anni denunciano invano i continui problemi nelle buste paga dei dipendenti a causa delle deleterie procedure informatiche centralizzate utilizzate dai diversi organismi preposti".

L'amministrazione della Difesa "non solo non ha saputo monitorare quanto stava accadendo per tempo, ma nemmeno si è posta il problema di favorire la rateizzazione delle somme da restituire. Adesso basta - protestano i sindacati - è ora di finirla di giocare sulla pelle di lavoratori che quotidianamente assicurano la funzionalità dei delicatissimi servizi richiesti dalle Forze armate della Difesa senza che i vertici politici del ministero, evidentemente troppo distratti da altre questioni, mostrino un minimo di sensibilità istituzionale".