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Un operaio di 58 anni, Demetrio Rima , dipendente della ditta Cebat Spa, è rimasto folgorato mentre eseguiva un intervento in una cabina Enel , tra i comuni di Sparanise e Francolise, in provincia di Caserta. Per lui non c'è stato nulla da fare.
La richiesta di un tavolo istituzionale
Cgil, Fiom e Filctem Caserta hanno diffuso una nota in cui esprimere vicinanza alla famiglia e chiedere un intervento immediato delle istituzioni . "Un'altra vita spezzata, un altro lavoratore che non tornerà a casa. Un'altra morte che grida giustizia", si legge nel comunicato.
Secondo le organizzazioni sindacali, la sicurezza sul lavoro continua a essere trattata come un costo e la catena degli appalti rende più difficile individuare le responsabilità. Per questo chiedono la convocazione urgente del tavolo dell'Osservatorio sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro presso la Prefettura di Caserta , mai attivato nonostante le sollecitazioni.
Le verifiche attese
I sindacati chiedono chiarezza sulla dinamica dell'incidente , controlli puntuali sul rispetto delle norme e un piano straordinario di prevenzione. "Ogni morte sul lavoro è un crimine e ha delle responsabilità certe. La sicurezza deve diventare regola e non eccezione. Il tempo per azzerare il contatore delle morti è adesso", concludono.
Per la Cgil, quella che si consuma nel territorio casertano è “una vera e propria mattanza silenziosa: il lavoro continua a essere terreno di morte, in un sistema in cui la sicurezza è considerata un costo e la catena degli appalti scarica responsabilità, sacrificando la vita al profitto”.