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Questa mattina, 17 ottobre, si è svolta a Messina una manifestazione degli operai dei cantieri navali, che è stata preceduta ieri dalle assemblee nei luoghi di lavoro. Una due giorni di mobilitazione, indetta dalla Fiom Cgil Messina e Sicilia, per accendere i riflettori sulla cantieristica navale, sulle potenzialità del comparto e sulle prospettive occupazionali e le condizioni di lavoro. In piazza i lavoratori delle principali realtà del settore, Cantieri navali dello Stretto, Intermarine e quelli della Palumbo che oggi hanno anche scioperato.
Fiom e Cgil chiedono risposte per un settore caratterizzato oggi da bassi salari, appalti selvaggi, pesanti carenze sulla sicurezza e dalla mancanza di investimenti. Sollecitano dunque l’istituzione di un tavolo che affronti i problemi sul tappeto e avvii da subito un percorso per il rilancio produttivo di un comparto importante per l’occupazione e il tessuto economico e produttivo dell’atea. La Fiom e la Cgil hanno
avanzato questa richiesta oggi stesso durante l’incontro con il vicesindaco Mondello.
“Abbiamo posto all’attenzione dell’istituzione cittadina – dichiarano il segretario generale della Fiom Sicilia, Francesco Foti, e della Fiom Messina, Daniele David, e il segretario generale della Cgil Messina Pietro Patti – la necessità di affrontare da subito la vertenza della cantieristica navale messinese attraverso l’immediata convocazione di un tavolo con Prefettura, Comune, Autorità di sistema portuale, organizzazioni sindacali, parti datoriali, Ispettorato del lavoro e Inps”.
“Un tavolo – proseguono – che metta in primo piano soprattutto l’urgenza di arrivare alla sottoscrizione di Protocolli sulla legalità e sicurezza, che tengano dentro tutti gli attori, affinché ci sia il rispetto delle
regole, oltre alla tutela occupazionale. Su questo oggi abbiamo sollecitato un impegno ben preciso da parte dell’amministrazione cittadina, dalla quale abbiamo ricevuto un primo segnale positivo rispetto alle richieste e all’attivazione di tutte quelle iniziative necessarie partendo dal tavolo di confronto che dovrà essere attivato”.
“Le istituzioni possono incidere per il rilancio di un settore che rappresenta molto per l’economia del territorio – aggiunge il segretario generale della Cgil Messina Patti – e abbiamo anche manifestato l’opportunità che i protocolli che abbiamo chiesto per i lavoratori della cantieristica navale vengano estesi a tutti gli altri cantieri per garantire quelle giuste condizioni sul piano della salute, della sicurezza e della qualità del lavoro”. Da Messina, oggi, come sottolineato dal coordinatore regionale della cantieristica navale della Fiom, Serafino Biondo, è anche partita una fase di mobilitazione del comparto che interesserà pure altre realtà siciliane.