Oltre 200 lavoratori dei servizi amministrativi della Asl Roma 1 rischiano di andare a casa per un cambio di gestione. “Una pessima gestione dei servizi esternalizzati, ma soprattutto un pasticcio che mette a repentaglio il futuro di tante famiglie”, dichiarano Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini, segretari generali di Fp Cgil Roma-Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma-Lazio. “Il passaggio dalla gestione Gpi all’agenzia di somministrazione che ha vinto la gara potrebbe finire per trasformare molti di questi lavoratori da stabili a precari, cioè da lavoratori a tempo indeterminato a lavoratori somministrati”, spiegano: “Ma non solo, dato che nel cambio non è prevista alcuna certezza di reimpiego per il personale attualmente in servizio, c’è addirittura il rischio concreto che restino a casa”.

Per i sindacati è “semplicemente impensabile che un’azienda sanitaria, proprio quando come tutto il sistema si trova nel momento del massimo sforzo, possa rinunciare a personale già formato e qualificato, con anni di esperienza alle spalle. Il tutto nel silenzio più completo di Asl e Regione”. Cenciarelli, Chierchia e Bernardini ricordano di aver “sollecitato più e più volte l’azienda e l’amministrazione regionale a convocare un incontro per trovare le giuste soluzioni e tutelare i lavoratori e la qualità dei servizi: risposte zero”.

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl sollecitano la Regione Lazio a “uscire dall’inerzia e a prendere in mano la situazione”. Per Cenciarelli, Chierchia e Bernardini serve “un intervento immediato per difendere i posti di lavoro e assicurare continuità occupazionale. Soprattutto in questo momento di grande difficoltà, nessuno deve essere lasciato solo. Né i lavoratori, né le migliaia di utenti che ogni giorno si rivolgono ai front-office e ai servizi amministrativi delle aziende sanitarie. Noi non ci stiamo e siamo pronti a tutte le iniziative di lotta necessarie per dare valore e certezze al lavoro di queste persone”.