La Cgil Toscana esprime “un primo giudizio positivo sul decreto del governo che sblocca le risorse destinate ai lavoratori delle aree di crisi complessa, l'area di Livorno e di Piombino, dove i processi di riconversione economica e di riqualificazione sociale sono fermi o a rilento. Lo sblocco delle risorse è un indubbio risultato della lotta dei lavoratori. Ora gli ammortizzatori devono far da sostegno per traghettare uno stato economico del territorio, in grado di rinnovare l'insieme del contesto produttivo e sociale”.

“Siamo in attesa di leggere il decreto per studiarne il contenuto; la speranza è che, oltre allo sblocco di risorse per i 60.000 lavoratori delle 18 aree di crisi complessa, si faccia riferimento ai lavoratori diretti e indiretti coinvolti nelle chiusure aziendali. Inoltre, ci auguriamo sia rapido il passaggio alla Corte dei Conti e altrettanto rapida la firma del ministro e il trasferimento delle risorse alla regione. Riteniamo poi necessario fissare un incontro con la giunta per avviare un confronto nel merito del non rinviabile accordo di programma regionale sulle aree di crisi complessa e sulle aree di crisi interne”, afferma Mirko Lami, segretario Cgil Toscana con delega alle politiche del lavoro.