“Non esiste alcun motivo oggettivo che possa giustificare questi 16 licenziamenti e per quanto ci riguarda la procedura deve essere immediatamente ritirata”. A dirlo è Giovanni Ranzini, segretario della Fiom di Milano, commentando la decisione annunciata della a Itw Welding Italy per la sede di San Giuliano Milanese. “Trovo inoltre indecente – aggiunge il sindacalista – che i vertici aziendali non abbiano avuto neppure il coraggio di incontrarci e di discutere con il sindacato e con i lavoratori”. L’assemblea dei lavoratori ha già proclamato lo stato di agitazione e un pacchetto di ore di sciopero con mobilitazioni che verranno decise giorno per giorno.

La Itw Welding Italy fa parte della multinazionale a guida statunitense Illinois Tool Work. Nel sito di San Giuliano Milanese si produce e commercializza tutta la gamma di prodotti inerenti alla saldatura (dagli impianti alle macchine elettriche per il trattamento termico e il riscaldamento) e i 36 dipendenti garantiscono ai clienti sia l’assistenza che la formazione tecnica sul venduto. “Anche in questi anni di crisi – insiste la Fiom – ha mantenuto bilanci in attivo e un portafoglio clienti di tutto rispetto. Nonostante questo l’azienda ha avviato, unilateralmente, una procedura di licenziamento collettivo per 16 lavoratori, decidendo di fatto di chiudere il reparto produttivo e il magazzino”.

Una scelta definita dalle tute blu “incomprensibile e inaccettabile, tanto quanto è inaccettabile l’atteggiamento del gruppo dirigente nostrano che nel primo incontro non si è presentato, lasciando il tavolo della trattativa ai suoi legali”.