I lavoratori addetti agli impianti di depurazione degli ambiti 9, 14 e 15 dell’Acquedotto Lucano situati in provincia di Matera e gestiti dall’azienda Entei, oramai stanchi dei continui ritardi nel pagamento degli stipendi - a oggi non hanno ancora percepito lo stipendio del mese di marzo - hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali di categoria, Fiom Cgil e Fp Cgil, di proclamare lo sciopero. L'astensione, di 24 ore, si terrà nella giornata di lunedì 13 maggio 2019.

"La situazione si è fatta insostenibile e non ci è dato conoscere quali siano le motivazioni alla base del sistematico ritardo nel pagamento degli stipendi - spiegano in una nota i sindacati - Quello che è certo, è che le aziende cambiano, ma i ritardi continuano e a farne le spese sono i lavoratori".

"È appena il caso di ricordare - continuano Fiom e Fp - che stiamo parlando di lavoratori che vivono del loro salario, quasi tutti monoreddito e alcuni anche con contratti di lavoro part time. Vivere quotidianamente una condizione di grave precarietà economica come quella appena descritta fa superare inevitabilmente la soglia di sopportazione".

"Se Acquedotto Lucano non è in grado di vigilare e di pretendere dalle imprese che gestiscono gli impianti il rispetto dei contratti nazionali di lavoro, allora proceda all’internalizzazione del servizio e gestisca direttamente gli impianti - concludono le sigle sindacali - Una soluzione che oltre a risolvere i problemi dei lavoratori permetterebbe una sistematizzazione di un settore che conta sull’intero territorio regionale oltre un centinaio di impianti di depurazione in buona parte appaltati a imprese e società esercenti servizi ambientali".