“Chiediamo che questo accordo vada in porto, altrimenti faremo sentire la nostra voce con nuove iniziative di protesta”. È con queste parole che i sindacati edili hanno annunciato il presidio dei lavoratori disoccupati ex Sis che si tiene oggi (martedì 26 marzo) a Palermo, con appuntamento alle ore 9,30 presso l'assessorato regionale alle Infrastrutture (in via Leonardo da Vinci). Fillea Cgil, Feneal Uil e Filca Cisl chiedono il rispetto delle intese sottoscritte con Regione e stazione appaltante per il riassorbimento dei lavoratori fino a poco tempo fa impegnati nel cantiere del passante ferroviario. Sono in tutto un centinaio i licenziati che, uscita di scena la Sis, aspettano di tornare al lavoro con i subappalti partiti a marzo.

“L'accordo, siglato il 15 novembre scorso, prevedeva il riassorbimento della manodopera licenziata del passante ferroviario da parte delle imprese affidatarie che hanno in corso gli appalti di completamento di ruoli del passante”, spiegano i segretari generali Piero Ceraulo (Fillea), Ignazio Baudo (Feneal) e Paolo D'Anca (Filca): “Agli accordi va data esigibilità e concretezza. Per l'azienda, il superamento del limite economico del sesto quinto ha determinato la riduzione delle lavorazioni in atto. Dopo la risoluzione del contratto, Rfi ha dato il via ai due subappalti per la stazione di Capaci e la sottostazione di Tommaso Natale. Ma dell'assorbimento delle maestranze del passante ferroviario non se ne parla più”.