Allarme rosso nel settore delle telecomunicazioni. Accade nella provincia di Matera, per la precisione alla Callmat, azienda con 400 operatori in organico, che offre servizi di call center per conto di Tim.  All'improvviso sono stati tagliati 80 posti di lavoro, ovvero tanti quanti sono i somministrati in azienda.

A denunciarlo è il Nidil Cgil Matera, attraverso una nota del segretario generale Piero De Filippo: ":Chiediamo immediata chiarezza sulla commessa Tim, perché quanto accaduto è un fatto di enorme gravità. Sono stati colpiti proprio coloro, gli interinali, che hanno svolto un importante lavoro di supporto durante l'emergenza pandemica, A questo punto temiamo che questo sia solo il prologo di una vera e propria bomba sociale, che potrebbe esplodere distruggendo tutto il mercato di customer care e portare alla cessazione dell'appalto Tim, gettando per strada i 400 dipendenti della Callmat".

Oltretutto, precisa il sindacato, l'azienda è recidiva, in quanto, a distanza di sette anni dal passaggio di Datacontact, si riapre la vertenza sul mantenimento dei livelli occupazionali nel settore delle tlc del materano. "Perciò - denuncia il dirigente sindacale - noi oggi dobbiamo essere in prima linea e ci rivolgiamo alla politica comunale, provinciale e regionale, affinché mostri fattivo interesse su una vicenda così drammatica".

L'improvvisa cessazione dei rapporti di lavoro dei somministrati rivela un disimpegno da parte di una delle maggiori imprese che offrono servizi di call center in Italia, quale è il gruppo Distribuzione spa, dall'intero mercato di customer care. "Se i nostri politici non intervengono tempestivamente con una richiesta all'azienda di chiarimenti sulla tenuta della commessa Tim a Matera", avvertono ancora i sindacati: "C'è il serio pericolo che si possa arrivare alla conseguente dichiarazione di esubero di tutto il personale, o addirittura alla chiusura del sito".

"E questo, in una regione già martoriata da gravi crisi industriali", precisa De Filippo: "Non ci possiamo più permettere la perdita ulteriore di posti di lavoro, sapendo che in ogni caso per le persone interessate sarà difficile una nuova ricollocazione, sia per l'età che hanno, ma anche perché non abbiamo offerte di lavoro tali da poterli riassorbire",

"Per il momento non abbiamo alcuna notizia, ma soprattutto non sappiamo se e come verranno prese iniziative per la salvaguardia dei posti di lavoro", conclude il segretario Nidil: "Questa crisi, epilogo di una lunga storia di anni di 'tira e molla' con Tim, in questo frangente temporale è davvero devastante per il territorio materano. Per questo ci vuole il sostegno di tutte le forze istituzionali per evitare un dramma, con una mano forte e presente da parte del governo regionale a difesa dei 400 lavoratori, trovando una soluzione per gli interinali fuoriusciti".