Sabato 1° aprile i lavoratori edili saranno in piazza in 5 periferie di 5 città italiane. L'obiettivo della mobilitazione è difendere “l'occupazione, per il buon lavoro, per l'ambiente, e la qualità delle città, per la salute e la sicurezza nelle costruzioni”.

La piattaforma elaborata da Fillea Cgil e FenealUil, tra le altre cose, punta forte sulla legalità nel settore. Per i sindacati servono vincoli stringenti sull’obbligo “di applicare e rispettare i contratti collettivi nazionali edili in tutti gli appalti di lavori rientranti nei perimetri e nei campi di applicazione dell’Allegato X del Dlgs. 81/2008, a partire dagli appalti di lavori pubblici, migliorando le previsioni del nuovo Codice degli Appalti contro ogni forma di dumping contrattuale, lavoro irregolare, infiltrazioni criminali”.

Nella piattaforma si legge poi che sono necessari “il ripristino del divieto dei sub appalti a cascata come previsto dall’attuale Codice” e la “valorizzazione delle imprese più strutturate, la loro qualificazione, la loro crescita dimensionale”. Al centro della battaglia degli edili ci sono, insomma, politiche industriali, certezza di risorse, maggiore programmazione per avere maggiore qualità del lavoro, qualificazione dell’impresa, nuovi materiali e nuove tecniche costruttive”.

Sul sito www.failacosabuona.org è possibile trovare tutti i materiali della campagna: le ragioni della protesta e la piattaforma con le proposte del sindacato, le adesioni, tutti i materiali di propaganda e i programmi dettagliati degli eventi in programma per il primo aprile.