“La situazione dei lavoratori di Qf, ex GKN, è molto grave: da ottobre senza stipendio e senza avere alcuna prospettiva sul loro futuro”. A dirlo sono Simone Marinelli (coordinatore automotive Fiom Cgil nazionale), Daniele Calosi (segretario generale Fiom Cgil Firenze, Prato e Pistoia) e Stefano Angelini (Fiom Cgil Firenze, Prato e Pistoia).

Sabato 25 marzo, spiegano i tre dirigenti sindacali, saremo “in piazza a Firenze a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori. Il governo ha il dovere di trovare una soluzione industriale per il futuro occupazionale di tutti i lavoratori ex Gkn”.

“Il ministro e il ministero delle Imprese sono scomparsi dopo il tavolo del 2 marzo scorso, siamo ancora in attesa di una risposta su un percorso per il rilancio industriale e occupazionale”, spiegano Marinelli, Calosi e Angelini: “Da ultimo, il decreto del ministero del Lavoro in merito alla cassa integrazione copre i costi aziendali da gennaio 2022 a ottobre 2022, ma non dà risposte ai lavoratori, e risulta contrario anche all’accordo-quadro sottoscritto il 19 gennaio del 2022 dal Mise e dal ministero del Lavoro”.

Gli ammortizzatori sociali sono strumenti di politica attiva a sostegno del reddito dei lavoratori, per questo “abbiamo chiesto al ministero che il decreto dovesse coprire da ottobre 2022 a gennaio 2023, ed è il motivo per quale non abbiamo sottoscritto l’accordo ministeriale del 27 dicembre”.

Marinelli, Calosi e Angelini evidenziano che “i lavoratori della ex Gkn sono abbandonati dalle istituzioni e posti in bilico su un baratro dalle azioni irresponsabili di Borgomeo, proprietario della Qf, che da gennaio dello scorso anno ha solo saputo raccontare tante promesse senza nessuna azione concreta di rilancio e, da ultimo, ha messo in liquidazione l’azienda”.

I tre dirigenti Fiom così concludono: “Ribadiamo che Qf va commissariata per dare corso al processo di scouting avviato dalla Regione Toscana, per valutare le manifestazioni di interesse depositate e i progetti presentati al Comitato di verifica e controllo”.