Un tetto sopra la testa quando piove, uno spazio per riparare e manutenere in autonomia biciclette e scooter, una sala ristoro per riposare e rinfrancarsi dalla fatica. Non ultimo, un posto per fare attività sindacale che oggi si svolge in strada. È l’hub che Just Eat aprirà a Bologna per i suoi rider, una conquista per i lavoratori ottenuta grazie all’intesa siglata da Filt Cgil provinciale e dalla società del gruppo Taweaway.com Express Italy. Una sede di lavoro fisica per i 300 ciclofattorini, in inverno diventano 500, che consegnano sotto le due Torri, rappresenta un ulteriore passo avanti nella transizione verso nuove modalità di organizzazione del food delivery. Perché oltre a fornire lo spazio da condividere, l’azienda metterà a disposizione un centinaio di biciclette elettriche, fornendo così il mezzo di lavoro e facendosi carico della manutenzione ordinaria e straordinaria.

“Anche questo è un bel traguardo – afferma Carlo Parente, della Filt Cgil Bologna -, perché i rider di Just Eat, sebbene siano inquadrati come dipendenti a tempo indeterminato, con tutto ciò che di positivo comporta, usano cicli e motocicli di loro proprietà. Quindi se bucano una gomma se la devono vedere da soli, se il motorino si rompe restano a casa e non possono lavorare. È un cambiamento di paradigma importante: il mezzo è a carico dell’azienda, e in questo caso in un’ottica green, le biciclette sono a pedalata assistita”. Un'esigenza manifestata dai lavoratori e un tassello fondamentale nel percorso di normalizzazione del settore che il sindacato sta portando avanti.

Il prossimo passo è individuare lo spazio. “Chiederemo un incontro con il Comune, affinché in virtù della Carta dei diritti fondamentali del lavoro digitale nel contesto urbano sottoscritta nel 2018, ci aiuti a cercarlo e trovarlo – conclude Partente -. Delle spese se ne farà carico l’azienda ma lo sede va aperta in centro città, perché è lì che si svolge in modo più intenso l’attività di consegna, e deve avere le caratteristiche necessarie per assicurare i servizi”.