Manifestazione oggi (martedì 3 maggio) a Firenze delle lavoratrici e dei lavoratori della cooperazione sociale, indetta dalle segreterie regionali toscane di Fp Cgil, Cisl Fp e Fisascat Cisl, a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto di secondo livello, che coinvolge circa 30 mila addetti impegnati nei servizi educativi scolastici e nel sistema socio-sanitario e assistenziale.

“Dopo un anno di trattative siamo ancora al nulla di fatto: da qui l'interruzione delle relazioni sindacali con i rappresentanti delle imprese cooperative, LegaCoop, ConfCooperative e Agci”, spiegano i sindacati: “Lo stallo e la conseguente rottura del tavolo di confronto segnano un brutto momento che per i sindacati apre a uno scenario di scontri di livello sia regionale sia diffusi”.

La manifestazione odierna (l’appuntamento è in piazza Duomo, alle ore 10, davanti alla sede della Regione), vuole rivolgersi anche “alla politica, chiamandola in causa come committenza pubblica di quegli appalti nei confronti dei quali le cooperative lamentano la scarsità di risorse, insufficienti ad applicare pienamente il contratto”. 

Sindacati e lavoratori hanno dunque ritenuto “indispensabile rendere pubblica questa posizione accusatoria, anche al fine di chiarire con i decisori politici la reale situazione economica che le imprese cooperative dipingono come insufficiente ad applicare pienamente il contratto”.

Fp Cgil, Cisl Fp e Fisascat Cisl rilevano che “il ‘terzo settore’ vede l'applicazione di numerosi contratti nazionali, ma non con tutte le controparti si è aperta questa discussione. Ci chiediamo perché solo le cooperative sociali rigettano in toto la piattaforma rivendicativa presentata al tavolo oramai oltre un anno fa”.

Per i sindacati è necessaria “un’operazione di trasparenza e di piena assunzione di responsabilità, da parte di tutti i soggetti coinvolti. La vertenza assume dunque un profilo di scontro: l'obiettivo è quello di giungere rapidamente alla sottoscrizione di contratto di secondo livello, da applicare a tutti i lavoratori dei servizi educativi scolastici e del sistema socio sanitario assistenziale”.