“La vertenza Caterpillar è d'interesse nazionale, il ministero dello Sviluppo economico ci dia una data per aprire il tavolo di crisi”. È quanto Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil hanno detto oggi (venerdì 7 gennaio) al prefetto di Ancona Darco Pellos, nel corso del presidio che si è tenuto nel capoluogo marchigiano.

L'obiettivo è spostare la vertenza dal tavolo regionale a quello nazionale “per l'importanza delle ricadute sul tessuto sociale”, dopo che la multinazionale americana ha deciso di chiudere lo stabilimento di Jesi, dove si producono cilindri per macchine movimentazione terra, e di licenziare i 270 lavoratori (di cui 189 a tempo indeterminato).

“Il prefetto si metterà subito in contatto con i ministeri dello Sviluppo economico e degli Interni”, ha spiegato Maurizio Gabrielli della Fiom Cgil territoriale: “I lavoratori si trovano di fronte alla tagliola del 24 febbraio, se non ci sarà una convocazione e l'azienda non ritira la procedura partiranno le lettere di licenziamento”. Lunedì 10 i lavoratori riprenderanno regolarmente la produzione all'interno dello stabilimento, ma non verrà smobilitato il presidio permanente davanti ai cancelli.

Obiettivo di Fiom, Fim e Uilm è il blocco della procedura di licenziamento, comunicata dall’azienda il 10 dicembre scorso, e l’apertura di un dialogo con la multinazionale. “L’azienda non aveva mai portato alla nostra attenzione che ci fosse una questione di costo del lavoro da affrontare”, spiega il segretario generale Fiom Ancona Tiziano Beldomenico: “Si era parlato di volumi produttivi, di scarti di produzione, mai di altro. La comunicazione della chiusura è stata un fulmine a ciel sereno".

La Fiom, infine, ha intanto confermato l’intenzione di citare la società al Tribunale di Ancona per condotta antisindacale, sulla base dell’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori. Se l’istanza dei metalmeccanici della Cgil venisse accolta, la procedura di mobilità verrebbe temporaneamente bloccata e la durata della vertenza si dilaterebbe, consentendo così maggiore tempo al tavolo di crisi per trovare una soluzione.