In Italia sono due i grandi player delle produzioni per il settore aereo civile: Leonardo Aerostrutture e Avio Aero Motori, che generano un diffuso indotto di prima fornitura. I dipendenti della Divisione Aerostrutture di Leonardo sono attualmente 5.500, concentrati negli stabilimenti campani di Pomigliano d'Arco e Nola, e in quelli pugliesi di Foggia e Grottaglie. Avio Aero, controllata dalla multinazionale General Electric, ha impianti produttivi a Torino, Borgaretto (Torino), Càmeri (Novara), Brindisi e Napoli, precisamente a Pomigliano d’Arco. I dipendenti sono 4.200, di cui il 50 percento operai.

Negli anni queste due grandi aziende hanno creato un importante indotto, cui si aggiungono altri player di media grandezza, per complessivi 20 mila lavoratori. Il settore ha una forte propensione all’esportazione: oltre il 70 per cento della produzione nazionale è destinata a soddisfare le richieste dei mercati stranieri, in particolare nord-americano ed europeo.

La pandemia, però, ha ridotto il traffico aereo, provocando sia il crollo della domanda di aerei sia il netto calo della richiesta di servizi di manutenzione. Cassa integrazione, riorganizzazioni industriali e forti riduzioni di personale stanno ormai investendo l’intero settore. E anche le prospettive non sembrano buone: gli analisti di mercato, a fronte della persistente diminuzione dei voli e del prolungarsi della pandemia a livello mondiale, stimano che si potrà tornare ai livelli pre-Covid non prima del 2024.

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