Indetto dalla Fiom Cgil lo stato di agitazione alla Entalpia. “Nel corso degli ultimi giorni stanno arrivando ai lavoratori della ditta, operante all'interno dei cantieri navali di Fincantieri, alcune lettere di trasferimento presso presunte sedi in diverse città italiane”, spiega il sindacato: “Tale procedura, contraria a quanto previsto dal ccnl e dalla legge, avviene in questi giorni senza motivo alcuno e in una fase particolarmente difficile per i lavoratori vista la fase di pandemia ancora in atto”. Inoltre, aggiunge la Fiom, non risultano allo stato “modifiche circa i carichi di lavoro da parte della committenza per cui Entalpia opera, non si comprendono quindi le reali motivazioni dietro queste comunicazioni di trasferimento”.

Per i metalmeccanici Cgil questa operazione “unilaterale appare piuttosto una riorganizzazione aziendale che scarica i problemi sui lavoratori, riduce le retribuzioni globali e serve all'azienda unicamente per aumentare i propri margini operativi sulle spalle degli addetti”. La Fiom, oltre a indire lo stato di agitazione contro le procedure aziendali in atto, ha inoltre “sollecitato Entalpia, sia durante gli incontri sindacali sia con un’apposita comunicazione in merito, a ottemperare a quanto previsto degli articoli 16 e 17 del titolo IV ccnl (assistenza sanitaria integrativa e welfare) che a tutt'oggi non risultano corrisposti. Non risulta infatti erogata la quota di welfare previsto, che per l’anno 2020 prevede un valore di 200 euro, così come risulta elusa l'iscrizione dei lavoratori al fondo di sanità integrativa Metasalute”.

La Fiom Cgil invita dunque “tutti i lavoratori oggetto di tali illegittime comunicazioni a rivolgersi alle strutture territoriali per la tutela sindacale e legale del caso”. In ultimo, intende chiedere “a Fincantieri di dar vita all'incontro per la disciplina di regole certe nel mondo degli appalti, come previsto dai verbali sottoscritti in data 5 dicembre 2019 e 4 dicembre 2020. Tale confronto non è più rinviabile”.