In merito all'indennità prevista dal decreto Cura Italia per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, abbiamo segnalato al ministero del lavoro e all'Inps l'esigenza di inserire ulteriori tipologie di aziende oltre a quelle elencate nella circolare applicativa Inps”. Lo dichiarano in una nota la segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti, il segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, e la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese. 

“Mancano infatti - sottolineano - parchi di divertimento e parchi tematici, addetti ristorazione e negozi, addetti accoglienza, attrazioni e spettacolo e diverse altre attività legate alla stagionalità come le lavanderie industriali legate agli alberghi e i servizi aeroportuali"

Inoltre va chiarito, aggiungono, -che anche i lavoratori che sono stati impegnati presso le aziende del turismo e degli stabilimenti termali tramite contratto di somministrazione, hanno diritto all'indennità, in quanto hanno svolto le medesime mansioni dei lavoratori assunti direttamente dalle aziende dei settori interessati e oggi vivono la stessa identica condizione di bisogno". 

“Il settore del turismo - proseguono Scacchetti, Sbarra, Veronese - è un volano importante per l'economia di molte imprese e la sua crisi si ripercuote su molte lavoratrici e lavoratori che oggi si trovano a non essere ricompresi in alcun provvedimento”. “Chiediamo con forza - concludono i tre dirigenti sindacali - che, nei prossimi provvedimenti, vengano ricompresi nella categoria degli stagionali anche questi lavoratori per avere quel minimo sostegno oggi fondamentale".