Leggi alla voce “buone notizie” o anche a quella lo Stato conviene, la mafia no. Certo, c’è voluto tempo ma alla fine, come dice Giovanni Amato segretario della Filcams Cgil di Trapani: “Lo Stato vince sulla mafia anche nel garantire opportunità di lavoro, soprattutto in un territorio in cui l’economia illegale ha ostacolato lo sviluppo”. E forse ancora l’ostacola, aggiungiamo.

La notizia, allora: riaprirà col marchio 'Market ingross' il supermercato all'interno del centro commerciale 'Belicittà' di contrada Strasatto a Castelvetrano (Trapani), confiscato al re dei supermercati Giuseppe Grigoli, considerato prestanome di Matteo Messina Denaro.

L’antefatto

Era il 2013 quando la magistratura confiscò definitivamente a Giuseppe Grigoli, prestanome del boss mafioso, un patrimonio da 700 milioni di euro. Secondo la Dia di Palermo il Gruppo 6Gdo srl gestiva, oltre al centro di distribuzione, 43 punti vendita tra Trapani e Agrigento nonché altri 40 supermercati in regime di affiliazione al marchio Despar. La storia per i lavoratori e le lavoratrici comincia nel 2000 quanto avviene il primo sequestro. E per i 400 dipendenti diretti della 6Gdo, come per quelli dei punti vendita comincia il calvario.

Il lavoro a rischio, lavoro salvato

Tutto il patrimonio viene, ovviamente, affidato all’Agenzia dei beni confiscati, arriva l’amministratore giudiziario una parte del patrimonio viene venduto una parte “affittata”. Il supermercato situato all’interno del centro commerciale Belicittà era affittato alla società 'Ergon Spa' che sino a qualche mese addietro lo ha gestito. Il contratto non è stato rinnovato, è arrivata la San Giorgio retail srl-gruppo Rocchetta che riaprirà il supermercato dopo i necessari lavori di ristrutturazione. Assumendo 6 lavoratori e lavoratrici rimasti senza occupazione. Sono passati 13 anni dall’avvio di questa vicenda e i 400 lavoratori e lavoratrici di allora in parte sono rimasti nel centro commerciale, in parte si sono dispersi.

L’accordo sindacale di oggi

È particolarmente soddisfatto Giovanni Amato, nei giorni scorsi – infatti – è stato anche garantito il recupero occupazionale di 6 ex dipendenti che erano rimasti in bilico dopo la scadenza del contratto con la società 'Ergon Spa', la società che sino a qualche mese addietro ha gestito il supermercato. I passaggi importanti sono due, innanzitutto è stato firmato l'accordo tra la nuova società e la 'Grigoli distribuzione srl', quella che gestisce l’intero bene confiscato, ricordiamo anche il centro commerciale Belicittà è parte della confisca, guidata dal presidente e amministratore giudiziario Calogero Cracò.

Logica conseguenza del primo passaggio l’accordo per il lavoro, ricorda Amato: “l’accordo prevede che i 6 ex dipendenti verranno assunti per 24 mesi dalla San Giorgio retail srl-gruppo Rocchetta, saranno impiegati da subito, all’inizio saranno impegnati non direttamente al supermercato del centro commerciale ma in altri punti vendita della provincia di Trapani. A fine anno dovrebbero essere terminati i lavori di ristrutturazione e quindi i 6 lavoratori e lavoratrici torneranno lì. Confidiamo che in realtà i dipendenti aumenteranno visto che gestire quel supermercato con soli 6 operatori è praticamente impossibile”.

La legalità vince

Una vittoria della legalità, dello Stato e del lavoro. “La riapertura del supermercato - spiegano Giovanni Amato e Piero Genco della Filcams Cgil Trapani e Camera del lavoro di Castelvetrano che hanno seguito la trattativa - rappresenta una nuova opportunità per i dipendenti precedentemente occupati nel ramo di attività cessato, considerato che avrebbero avuto possibili criticità nel trovare un nuovo impiego. Lo Stato vince sulla mafia anche nel garantire opportunità di lavoro, soprattutto in un territorio in cui l'economia illegale ha ostacolato lo sviluppo".

Un futuro meno incerto

Ma esiste un’altra buona notizia, l’accordo firmato dalla 'San Giorgio retail srl-gruppo Rocchetta' prevede che una durata del contratto di locazione di 9 anni rinnovabile per altri 9. Un tempo sufficientemente lungo per dare un po’ di certezza a chi si è visto per anni sballottato da una società all’altra tra periodi di occupazione e periodi di non lavoro. E che la San Giorgio faccia sul serio è chiarito dal fatto che ha garantito investimenti per 600 mila euro sul punto vendita.

Una terra non ancora pienamente libera

Soprattutto il lavoro non è pienamente libero e legale. Spiega Amato che aver garantito quei 6 posti di lavoro accompagnati dalla firma del contratto nel rispetto del Ccnl e avere la prospettiva che arrivino altre assunzioni sempre nel solco del Ccnl è un vero e proprio successo visto che la provincia di Trapani vede sì la presenza di altri marchi importanti della grande distribuzione come Eurospin, Lidl, MD che però hanno un numero di lavoratori diretti infinitesimale. Come fanno a garantire l’attività? Presto detto, secondo il segretario della Filcams “Questi grandi marchi sono dovuti venire a patti con i potentati locali e farsi fornire il personale da agenzie interinali. Insomma ci sarebbe molto da chiarire anche sulla compravendita di terreni dichiarati non edificabili e su cui poi si è costruito. Ciò che è certo – conclude il sindacalista – è che l’arrivo di questi grandi gruppi non ha portato né lavoro stabile né la diminuzione del lavoro grigio e nero”.

Per questo la riapertura del supermercato del centro commerciale Belicittà è proprio una bella notizia e una vittoria della legalità