"L'avvio della procedura di infrazione da parte dell'Europa conferma il fallimento delle politiche e sociali di questo governo". Lo afferma Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, che ricorda anche: "Noi come Cgil, Cisl e Uil lo abbiamo detto da tempo, non c'era bisogno di aspettare la lettera da Bruxelles per capirlo". 

"La manovra che è stata fatta - continua Landini - non ha fatto ripartire gli investimenti, e se nel Paese continua ad aumentare il debito e non c'è crescita, è evidente che le politiche economiche sono sbagliate. C'è bisogno di fare ripartire gli investimenti e c'è bisogno di fare una lotta all'evasione fiscale vera, andando a prendere i soldi dove ci sono e varando una riforma fiscale che riduca la tassazione sul lavoro e sui pensionati, anche per far ripartire i consumi". 

Landini ha aggiunto che, se si facesse un piano di investimenti pubblici serio, come richiesto dai sindacati, "sarebbe giusto - e saremmo pronti a sostenere questa discussione - chiedere all'Europa di scomputare questi investimenti dal deficit". Ma se si vogliono cambiare le regole europee, ha evidenziato ancora il segretario Cgil, "l'Italia deve sapere che è necessario fare alleanze ed accordi nell'Ue".

"Io mi auguro, per il bene di questo paese - ha concluso Landini - che il governo capisca che ha bisogno di aprire a questo punto un confronto vero, che fino ad oggi ha evitato, proprio con le parti sociali. Noi abbiamo proposte su tutti i temi che sono oggetto del negoziato".